BSVA – Studio Legale Associato

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19 Giugno 2025
News

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha aggiornato i criteri per la determinazione delle sanzioni antitrust, rafforzandone l’effetto deterrente e rendendoli più afflittivi per le imprese.

l nuovo sistema parte dal calcolo di un importo di base ancorato al fatturato “specifico” generato dai beni o servizi oggetto dell’infrazione, che può arrivare fino al 30% di tale valore. Per i casi più gravi (come i cartelli), la soglia minima è fissata al 15%, anche per le imprese monoprodotto, con effetti distorsivi che possono spingere automaticamente la sanzione fino al limite massimo del 10% del fatturato totale.

È stato, altresì, ridotto il peso delle circostanze attenuanti: sono stati resi meno incisivi elementi virtuosi come la collaborazione con l’Autorità o l’adozione di programmi di compliance. In particolare, non sono più considerate attenuanti le misure di compliance introdotte dopo l’avvio dell’indagine.

Nel complesso, il nuovo approccio conferma l’intento dell’AGCM di utilizzare le sanzioni come principale strumento repressivo delle violazioni antitrust, con un impianto normativo meno flessibile e meno premiante per le condotte correttive successive.

Per saperne di più è possibile consultare l’articolo integrale al seguente link

Avv. Nicola Pisani
Avv. Nicola Pisani